Sogni

Se hai un problema dormici… anzi sognaci sù!

La storia è ricca di problemi risolti all’alba: il chimico Friedrich Kekulé sognò un serpente che si mordeva la coda e al risveglio capì che la molecola del benzene era esagonale, Paul McCartney si svegliò con una deliziosa melodia in testa; Robert L. Stevenson inventò lo strano caso del Dr Jekyll e Mr Hyde. E forse anche a voi sarà capitato di andare a dormire con un problema irrisolto e trovarne la soluzione dopo un sogno. Perché? I sogni suggeriscono soluzioni? Che relazione esiste tra sogni e creatività?

Sogni guaritori nell’antica Grecia:

Fu l’antica Grecia a sfruttare i sogni dal punto di vista curativo. Esisteva un vero e proprio rito di purificazione per predisporsi a ricevere sogni curativi. I pazienti infatti si addentravano nei templi consacrati al dio della medicina Asclepio, indossavano abiti nuovi e bevevano una pozione contenente sonnifero, addormentandosi. Così preparati e anticipando con la mente il sogno che avrebbero potuto fare, i pazienti aspettavano il loro sogno guaritore.

E, se vogliamo credere alle testimonianze esistenti, accadeva spesso che Asclepio apparisse ai sognatori, portando messaggi di imminente risanamento. Si racconta, nelle testimonianze tramandatici, di guarigioni miracolose. E’ ragionevole pensare che chi si sottoponesse al rituale, attendesse con un tale fervore l’apparizione del dio da immaginarla, poi, nei minimi dettagli. Le indicazioni fornite dal sogno su come proseguire nella vita erano insite nei soggetti stessi. Tuttavia queste visioni erano di aiuto poichè risvegliavano quelle fantasie di cui l’uomo ha bisogno nei momenti di difficoltà (Verena Kast-Sogni).

Cosa ci dicono le neuroscienze?

Le ricerche degli ultimi 10 anni ci dicono che l’attività cerebrale continua di notte durante i sogni. Si sposta però su un piano differente:

I neuroni si illuminano e la mente accelera, i problemi trovano soluzione, nuove idee sbocciano. (Rosalind Cartwright)

Sebbene molte aree restino attive, una è silente: la corteccia prefrontale, sede del pensiero logico e organizzato. Questo spiegherebbe le immagini bizzarre dei sogni come volare con ali di piume, cavalcare enormi onde e via dicendo. Durante i sogni la mente è capace di creare connessioni maggiori rispetto alla veglia. Durante un sogno è possibile collegare materiale mnemonico (le cosiddette rimanenze del giorno) e fantasie, un sogno con altri sogni, abbinare luoghi e via dicendo. Intessendo tra loro ritagli di materiale vecchio può nascere qualcosa di completamente nuovo. D’altronde la creatività non è altro che mettere insieme ricordi in modo inedito. E l’organizzazione di ricordi gioca un ruolo essenziale nell’apprendimento.

Si tratta del meccanismo alla base dell’apprendimento: ogni nuova esperienza, infatti, dà luogo a reazioni nelle reti neuronali ed allo stesso tempo si attiva l’area della memoria. Intesa sia come insieme di connessioni scattate nella mente dell’individuo prima dell’esperienza ma anche come memoria dell’intera specie umana. Cioè come insieme delle emozioni di base che sorgono automaticamente in determinate situazioni ed hanno un significato universale.

Cosa provoca l’accensione del sogno?

Si tratta delle emozioni. Le emozioni predominanti guidano le azioni che vediamo proiettate nei sogni . Per comprendere meglio questa idea possiamo pensare al mare. Quando soffia il vento si formano le onde: in questo caso il vento è una forte emozione che attiva le varie aree del cervello (onde), le quali a loro volta generano le immagini e i suoni che costituiscono il sogno.

Se il mare risulta particolarmente mosso significa che un problema emozionale preme per essere considerato.

I sogni elaborano in forma immaginifica i problemi e gli interrogativi del sognatore, apportando soluzioni o indicazioni.

Il potere dei sogni è riconosciuto da artisti e scienziati che lo destreggiano senza timore, nei loro sogni confluiscono problemi e ricerche che trovano una nuova e più adeguata soluzione.

Allo stesso modo una persona bloccata in un problema esistenziale può trovare, insieme al terapeuta, l’apertura di una nuova strada anche grazie all’interpretazione di quel sogno.

Puoi contattarmi al 342/7774227 o scrivermi a martadimambro.psicologa@gmail.com

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